La paura di lasciarsi
- cafarellif
- 5 ott 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 30 gen 2024

“ Tutto cambia, nulla resta senza cambiamento” Buddha
Le relazioni interpersonali sono molto delicate, fragili e per certi versi imprevedibili. Richiedono l’attivazione di varie capacità che in alcune persone è un atteggiamento naturale. Per molti altri invece vengono vissute con leggerezza o impulsività e questo comporta nella fase successiva alla conoscenza e all’innamoramento, un senso di fallimento o comunque sofferenza. L’incompatibilità di coppia è spesso causa di separazioni. Di sofferenza per i figli se ci sono. Ma allora come fare ?
Bisogna capire bene che avere un atteggiamento positivo, sensibile ( che non vuol dire leggerezza nel senso di superficialità) può contribuire a creare delle fondamenta sane o solide ma non ci sono protocolli stabili. L’apertura del cuore l’atteggiamento emotivo affettivo non riduce la possibilità di fallimento. Purtroppo bisogna essere in due a volere costruire qualcosa di serio. Non dobbiamo tuttavia avere paura di sbagliare. Il rischio di sbagliare quando curiamo una relazione marito moglie padre figlio e cosi via è insito nell’essere umano ma, se noi sviluppiamo almeno un atteggiamento costruttivo non eccessivamente attaccato, ragionevolmente interdipendente non avremo le possibilità di ricevere un continuo feedbak positivo. Se noi coltiviamo negatività non ascolto otteniamo il cronicizzarsi di circuiti negativi. I riferimenti testuali prendono spunto da teorie della psicologia recente che si è occupata di psicoterapia di coppia secondo vari autori e modelli, soprattutto l’opera di Mauro Scardovelli Dall’Io al Noi, lo psicoanalista Balint, Gearge Bateson padre fondatore della teoria del doppio legame e della psicoterapia sistemica e poi psico-comportamentale.
La paura nasconde sempre delle insicurezze spesso quella più lamentate è la solitudine o la vecchiaia. Se ci riflettiamo però per non affrontare una fase di ansia o malessere siamo capaci a trascinarci anni nel disagio esistenziale. E’ anche possibile scegliere di accettare il partner cosi come è ma con le sue mancanze. Possiamo tollerarlo ma non illuderci di essere felici insieme. In molti casi con la terapia di coppia si cerca un percorso di riavvicinamento dei due partner se la relazione è importante. Questa strada no è possibile percorrerla da soli. Nelle coppie si formano micro movimenti anche di linguaggio ripetitivi, involontari e fastidiosi che si vedono dall’esterno. Se due arrivano a essere altamente conflittuali è difficile che vedono l’altro nella sua essenza. La terapia cerca di risolvere tutte quelle ostilità talvolta esterne alle famiglie sino a stabilizzare un nuovo modo di parlare, agire e vedere le “cose”.











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