Ipnosi e dintorni
- cafarellif
- 18 lug 2021
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 30 gen 2024

Lo sapevate che l'ipnosi incuriosisce il 60% degli italiani ma che quasi nessuno ne conosce la reale applicazione'? Spesso si scambia l'idea magica, romanzata televisiva con quella scientifica. In realtà l'ipnosi e il training autogeno sono un valido e serio aiuto in ambito medico nel trattamento del dolore.
In ambito psicologico invece si applica con successo nei seguenti quadri sindromici:
-Depressione
-Disturbi alimentari
-Attacchi di panico
-Disturbi alimentari e del sonno
-Tic nervosi stress
-Ansia
-Calo del desiderio
-Impotenza. eiaculazione precoce.
- Fobie
- Corso di preparazione al parto
Il trattamento prevede in genere 7 incontri. Un primo colloquio riguarda la conoscenza della
persona e poi si procedere a ricostruire e formulare una anamnesi e quindi una diagnosi. Poi si applicano gli esercizi...
La risorsa di tale tecnica è quella che da una parte permette di attingere a inibizioni profonde nell'individuo, e dall'altra, la persona stessa potrà fruirne da solo in ambiente che egli stesso
predilige. Tutte queste tecniche hanno quindi una valenza somatica ma non escludono, la dove lo si voglia un approfondimento psicoterapeutico.
Il rilassamento psicofisico e la meditazione sono utilizzate come base per molti corsi di preparazione al parto. Sono anche tecniche usate per indurre il rilassamento in una condizione di forte stress ma non solo. In ognuno di noi ci sono grosse potenzialità e la visualizzazione ed il pensiero positivo possono trasformare la nostra esistenza in un mind set armonico. Ci sono vari tipi di meditazione.
Il training autogeno e l’ipnosi sono ritenute in generale una branca della psicoterapia incentrata sugli aspetti corporei. In realtà dell’ipnosi sono note le applicazioni televisive o quelle in sede di interventi chirurgici ma essa è una vera e propria metodologia incentrata su esercizi che vanno ripetuti e acquisiti.
L’ obbiettivo è il raggiungimento di uno stato di rilassamento del corpo e della mente. Per l’ipnosi e’ richiesta la presenza costante di uno psicoterapeuta, la tecnica del training autogeno invece, una volta acquisita, si può successivamente ad una sua padronanza, sviluppare da soli in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo. L’efficacia è comprovata, queste terapie sono strategie psicoterapeutiche vere e proprie e richiedono sempre alcuni incontri iniziali.
Le domande più frequenti che le persone fanno sono inerenti la gestione dello stress, il superamento di attacchi d’ansia e di panico, i disturbi di natura sessuale, idee angoscianti e ossessive. Tale tecnica di rilassamento viene utilizzata anche in altri ambiti più noti quali lo sport, il parto, gli attacchi di panico e di ansia; di sovente e in tutte quelle situazioni che richiedono il raggiungimento di un livello di concentrazione mentale.
Per esempio prima di un esame universitario. In alcune classi delle elementari viene inserito nella programmazione degli esercizi psicomotori in diverse regioni d’Italia.
Come si sviluppa
Occorre dapprima l’apprendimento di una serie di esercizi inferiori e poi superiori, in genere due serie da sei, che poi potranno essere svolti, una volta appresi, in qualunque luogo, in qualunque momento dalla persona che vuole affrontare un disagio.
Il tutto si svolge in un clima sereno e tranquillo. Al fine di avere un risultato la persona deve ripetere gli esercizi in maniera costante; si deve allenare, deve essere seguito inizialmente però da un terapeuta esperto che lo metta a proprio agio.
Con gli esercizi inferiori ci si addestra a focalizzare l’attenzione su vari distretti corporei e a distoglierla da pensieri nocivi, inducendo il rilassamento psicofisico.
Negli esercizi superiori, avendo già imparato quelli inferiori, si impara a focalizzare l’attenzione su fantasie guidate, motivazionali e ad immedesimarsi nelle situazione che prima comportavano tensione per provare a gestirle.
Il training autogeno nasce negli anni 30 dal medico psichiatra Shultzs, famoso psichiatra tedesco e i suoi studi presero spunto dagli studi precedenti sull’ipnosi.
Una volta appresi gli esercizi e una volta utilizzati autonomamente devono essere costantemente ripetuti dalla persona se si vuole avere un supporto, un sostegno alle situazioni difficili, soprattutto se intende gestire situazioni di stress.
Attraverso il rilassamento, cioè uno stato simile al sonno, si iniziano poi ad imparare le tecniche delle fantasie guidate e motivazionali. Quello che si ottiene per esempio è il contrasto alla dipendenza dal fumo o la correzione di stili di vita sbagliati. Di recente infatti sempre più persone si avvalgono dell’ausilio di queste tecniche psicoterapeutiche.
Anche l’agopuntura, il trattamento dei disturbi sessuali di Master e Johnson, alcune tecniche dello Yoga, e le psicoterapie brevi incentrate sul corpo aiutano e sostengono le problematiche in età evolutiva, supportano la gestione dei discontrolli emotivi, favoriscono il contrasto a stili di vita incentrati su dipendenze da sostanze o da gioco patologico (vedi Gabard Manuale di Psichiatria).
Naturalmente bisogna rivolgersi ad uno psicoterapeuta che sia qualificato e accreditato per svolgere lezioni di Training autogeno e sedute di Psicoterapia. In maniera diciamo autogena si viene “autosuggestionati” a non fare più quel tipo di gesto. In conclusione la teoria che sottende tale pratica è un allontanamento temporaneo da pensieri nocivi o angosciati concentrandosi sul corpo quindi autogeno.
Il fine è la prevenzione primaria e la promozione del benessere quindi la positivizzazione del pensiero. Cosi la persona capace di fare ciò per alcuni minuti può disimparare per intervalli crescenti il pensiero “negativo” e polarizzarlo su quello positivo











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